Decreto Aiuti ter: tutte le misure per le imprese

Importanti misure a sostegno di famiglie e imprese sono contenute nel Decreto Aiuti Ter approvato all’unanimità. Obiettivo del provvedimento quello di contrastare l’aumento dei costi energetici e ridurre il loro impatto sulle spese dei cittadini e sulle attività produttive del Paese.

Vengono stanziati 14 miliardi di euro, che si aggiungono  ai 52 miliardi già stanziati in precedenza dal governo a sostegno dell’economia italiana. Ecco le principali misure adottate: la garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette, l’estensione del credito d’imposta, l’introduzione, su proposta del ministro Giorgetti, delle aliquote del 40% per gli energivori e del 30% per le imprese più piccole che impiegano energia elettrica con una potenza superiore a 4,5 kw.

Benefici anche per gli impianti di risalita e in generale per tutte le attività produttive e commerciali non classificate come energivore. È stato previsto un contributo sociale, una tantum, di 150 euro per 22 milioni di cittadini che percepiscono redditi inferiori a ventimila euro lordi annui.

“Sono soddisfatto per le misure del decreto aiuti” ha dichiarato il Ministro Giorgetti che sottolinea: “concentrare le risorse in due mesi e aver allargato la platea dei beneficiari anche ai piccolissimi, compresi artigiani e le piccole attività, è positivo e le percentuali degli sconti effettivi sono molto significative. Di fatto si tratta di un beneficio sui costi energetici del 30-40% e non sulla differenza. Positive anche le misure che prevedono prestiti garantiti a tassi molto agevolati per pagare le bollette”.

Sulle delocalizzazioni, si rafforzano gli strumenti a disposizione del governo per contrastare decisioni come quelle di Wartsila. Per Giorgetti “la modifica della norma, in accordo con il ministro Orlando e rifinita in Cdm con il presidente del Consiglio, è un passo avanti importante”.

Nel decreto Aiuti ter prevista anche la proroga al prossimo 31 ottobre il termine per attivare la procedura di restituzione dei crediti d’imposta ricerca e sviluppo indebitamente percepiti. “È una boccata di ossigeno chiesta a gran voce dalle imprese interessate in un momento di difficoltà connessa alla crisi energetica. Ed è un tempo necessario per approfondire anche l’efficacia della norma stessa”, ha affermato il ministro, il quale ha proposto la proroga. (fonte Mise)